Se il corpo “urla” ti invita ad ascoltare, se non ascolti “urlerà” di più.
Dov’è l’emozione? Cosa ti vuole dire? Qual è il cambiamento che sei invitato ad attuare?
Siamo perfetti ed è tutto dentro, fuori è l’espressione.
Più è forte la resistenza, più l’invito è a guardare un attaccamento radicato, e anche un piccolo passo in quella direzione sembra una voragine.
E qui sei chiamato al cambiamento, a rivalutare le priorità, a ricordarti di te.
Quelle spalle al muro, sono la tua possibilità. Tu davanti a te stesso, scegli…
La direzione è tracciata da “cosa mi fa stare bene?”, la spinta è il dolore, non perché “qualcosa o qualcuno”, ha deciso di prenderci di mira, perché in realtà siamo fatti così.
Due forze/emozioni ci fanno alzare, l’amore e la paura, se una di queste è il nostro input è ovvio che per dialogare quella sarà la leva che utilizzerà l’Universo per raggiungerci.
Ricorda è una co-creazione, Io consapevole è un Io connesso, la tua responsabilità principalmente è “sto facendo la mia parte? Veramente mi sono messo in gioco? Su quale emozione sto viaggiando?apro un dialogo basato sull’amore o sulla paura?”.
Più sei consapevole, più la sfida è la possibilità.
Più alimenti una forza, più i messaggi arriveranno da quella direzione.
Guarda il messaggio come se fosse neutro e prendi una decisione che vibri della forza che vuoi alimentare, questa è la tua responsabilità.
La tua parte? Ascolta…decidi…fai…
Il risultato?
Sarà sempre la cosa migliore per te…
Gioca la tua partita!